martedì 29 settembre 2015

Un anno in una pagina (Test d'ingresso)


I miei amici...da tutto il mondo!
E' estremamente difficile poter spiegare con parole e rendere l'idea di cosa il mio anno all'estero in Belgio sia significato per me. Vivere un anno lontano dalla propria famiglia, dalla propria casa, amici, comunità, tradizioni e abitudini ti cambia in modo radicale.
Quando ho fatto le selezioni per partecipare al concorso di Intercultura non avevo ben idea di cosa stessi facendo e non avrei mai pensato che un giorno sarei potuta partire veramente. Non sono mai riuscita a realizzare ciò che stava accadendo e tutt'ora ripensandoci mi sembra di aver vissuto un sogno e di non essere mai partita.
Molte persone, professori compresi , sono contrari a questo genere di esperienza, perchè sostengono che in questo modo si perdano inutilmente un anno scolastico, tanti argomenti e capitoli importantissimi. In realtà la crescita e la maturazione che questo genere di esperienza garantisce, vanno ben al di là di libri ed interrogazioni. Quando ti ritrovi a 16 anni in un paese completamente diverso dal tuo, dove parlano una lingua che non capisci, dove sei essenzialmente solo, devi pur imparare a cavartela in qualche modo. Si diventa estremamente autonomi, indipendenti, si impara ad organizzarsi e arrangiarsi da soli senza dover chiedere sempre aiuto ai genitori o a chiunque altro. Si supera tanto la timidezza, e si impara a cogliere ogni occasione al volo, per cercare di trarre il meglio da ogni esperienza. Si impara ad adattarsi ad un ambiente diverso dal proprio, dove la ''stranezza'' diventa il ''quotidiano'', dove si mangia in modo diverso (con conseguente aumento esponenziale di peso :P) e a vivere con una famiglia che non è la propria.
Sono diventata tanto paziente, e molto meno ansiosa. La mia priorità erano sempre stati solo ed unicamente gli ottimi voti a scuola, ora ho capito, per fortuna, che nella vita c'è anche altro, si tratta solo di trovare il giusto equilibrio per tutto.
Le soddisfazioni più grandi sono arrivate nel momento in cui mi son sentita parte di quella comunità, del mio gruppo di amici e quando ero in grado, dopo alcuni mesi, di parlare e sostenere conversazioni con le persone del posto e a scuola, quando sono riuscita a fare le stesse verifiche dei miei compagni in lingua olandese. 
Ora sono diventata una volontaria di Intercultura, per aiutare i ragazzi che vogliono partire nel loro processo di formazione. L'essere volontaria mi permette di continuare questo percorso che non si ferma affatto con il ritorno in Italia, ma continuerà, per tutto il corso della mia vita, a essere una parte integrante della mia persona e un piccolo scrigno di ricordi che conserverò avidamente.

 smile animated GIF
 Il momento pre-partenza e post-ritorno riassunto in una GIF haha!